Albidona Ieri Albidona Oggi - Cultura, Attualità, tutto su Albidona


Vai ai contenuti

Menu principale:


Canali

Il Comune > Territorio

I CANALI
Per canàle, in Albidona si intende quel corso d’acqua, sorgiva e piovana, che si è spontaneamente
formato, da tempi remoti, lungo i pendii che scendono nelle fiumare. Invece, i garammòni, chiamati
così anche nel Catasto e in altri documenti, sono dei torrenti pieni d’inverno e secchi d’estate.
Anche questi canali scorrono lungo i bacini delle tre fiumare Saraceno, Avena e Pagliàra.
Bacino del Saraceno
Canale del forno (u Cuanàle’u fuorn); i contadini di Albidona e di Alessandria forniscono due
versioni sul toponimo forno: “questo canale scorre nella immensa profondità di due valalte: il
Mancòne scalzo e il Gioro; a percorrerlo d’estate, è come se ti
trovassi in un forno acceso”. Altri dicono che “nelle parti più profonde
di esso si intravedono delle cavità somiglianti al .. forno di casa”.
Presenta poca acqua.
Il Canale del forno è lungo circa due chilometri; nasce sotto la “timpa”
della Garoccella e sbocac nel Saraceno.
Canale Frangiardi (u Cuanàle’i Frangiard); deriva da frangere,
erosione ? In effetti, quando questo canale era in piena, erodeva e
trascinava detriti e piccoli scogli che si frapponevano ai lati del suo
corso verso il Saraceno. Il Canale Frangiardi, che cammina lungo una
profondissima vallata, nasce dalla biforcazione del Canale della
Forestacaccia e il Canale Gioro, e si butta nella citata fiumara. E’
lungo circa quattro chilometri.
Canale della commàra. Ancora più sopra, da Piano Senise a Sommacastello, c’è il Canale della
commàra (perchè vi si racconta la seducente storiella di una comare ...) ed’è forse il Canale
Banchiglia di cui scrive Lorenzo Giustiniani (1797,p.101): “Evvi pure un canale detto Banchiglia,
che porta acqua tanto amara, che non osano affatto gli animali di beverla”.
Canale Massènzio e Mastro-Lisàndro; sotto la fontana di Pozzicello nasce un canale, che porta
quasi sempre buona acqua. Verso metà percorso i naturali del luogo gli hanno messo il nome di
“canale di Mastro-Lisàndro” e infine “Canale Alichèto”. Dopo due chilometri sbocca pure nel
Saraceno.
Canale Filliròso (u cuanàle’u Filliruòse); è chiamato anche canale Jràce perchè lambisce
l’omonimo bosco di Albidona; sorge sotto il “Timpone Castello”, vi confluisce il Canale “Tresìno”
e dopo tre chilometri, si getta anche questo nel Saraceno. La sua acqua scorre quasi sempre sopra i
ciottoli ma in diversi tratti cammina nel sotterraneo, ma è sempre presente.
Canale di Mastrogiovanni (u Cuanàle’i Mast-Giuguann). E’ nel versante di Mostarico, vi è
l’omonima sorgente e con breve e ripido percorso, scarica nella grande fiumara.
5
Bacino dell’Avèna
Canale Marrazzo e Canale Alvani (u Cuanàle’i Marrazz); marrazzo era chiamato un grosso
coltello, ma forse non calza con il corso d’acqua. Infatti, è un vechio toponimo che nessuno dei
vecchi albidonesi sa collegare al nome di questo canale, di breve corso ma ricco di acqua, infatti,
insieme al vicino Canale degli Alvani alimentava il mulino (degli Alvani o dei Prinsi).
Canale Mararòsa (u cuanàle’i Mararòse); la contrada Maradosa è anche a Cersosimo (Basilicata),
ha un breve percorso e si perde nell’Avène.
Canale Timpicella, Canale Càfaro, Canale Santappico (o Canale Salierno), Canale San
Dodaro, Canale Selva grande, Canale del Tinto, si susseguono, l’uno dopo l’altro, hanno breve
percorso e qualcuno è pure fornitore di acqua, vanno dalal Potente al Pantano.
Dopo il Mararosa, la contrada Destra è solcata dai canali di Mercatante (u cuanàle’i Mercatante), e
del Cervo (u Cuanàle’u cièreve).

Fonte: Giuseppe Rizzo

Home Page | Storia e Tradizioni | Il Comune | Arte e Cultura | Feste Folklore Tradizioni | Foto e Video Galleria | Attività Economiche | Contatti | Mappa del sito


Torna ai contenuti | Torna al menu