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Arte e Cultura > Poesie su Albidona
La vita "errante" del giovane Carmelo
Dopo circa dieci anni dalla sua immatura scomparsa, con questo quaderno, sento il dovere di ricordare il sacerdote albidonese don Carmelo Tucci, per soli tre motivi:
primo - perché nei suoi scritti (poesie e canzoni) trovo tutta la sua anima, la sua cultura, la sua fede
e anche un suo "cristiano dolore";
secondo - perché ho visto una calorosa testimonianza della gente di Camerota (Salerno), dove fu
chiamato a fare il parroco per circa un trentennio (1972 -2002);
terzo - perché sono stato uno dei suoi amici più assidui e ho pure dei ricordi personali da
raccontare.
Giuseppe Rizzo
Il mio cuore piccolo
Ti vedo: mi piaci,
t’ascolto e gioioso;
la tua voce per me: dolcissima armonia.
Ti sento a me vicino
quando sono lontano !
m’accorgo che senza di te
non posso stare !
Il mio cuore piccolo; piccolo, piccolo
nel tuo grande grande come il mare
io mi sento bene così o Albidona.
Di notte, nei miei sogni,
ti vedo grande e bella,
come una città immensa e luminosa.
Vorrei farti nuova tutta d’argento e d’oro
Per dire a tutto il mondo:
il mio paese !
(Pubblicata ne La Zanzara n.8/1999/p.10)
Albidona felice
Più lontana mi stai
più vicina ti sento,
son contento lo sai
quando torno da te.
Albidona felice
tu sei tutto per me
la canzone ti dice l’amor mio per te.
Hai però sempre vinto
Con i tuoi ideali,
con il cuore convito,
vincitore dei mali.
Ritornello Albidona felice
Con i tempi cambiati
Sei fulgida e bella;
dai tuoi monti innalzati
tu risplendi qual stella.
Ritornello ….
In quel vecchio castello
di marchesi e vassalli:
una storia passata
oggi libera e bella.
Ritornello
Generosa tu offri
il tuo clima, il tuo sole,
il tuo cielo di smeraldo,
il tuo mare a chi vuole.
Ritornello
Altre di don Carmelo Tucci.
Ad Albidona, mia terra natale, La zanzara 5/89/p.7
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