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I Sindaci

Storia e Tradizioni

Prima del 1809, risultano alcuni governatori di Albidona, tra i quali un certo Cufari di Altomonte, e nel 1806, un Gian Domenico Giacobini.
In un arco di tempo che va dal 1809 al 1980, in 171 anni della storia di Albidona, si sono succeduti 56 sindaci. Questa scarna cronistoria dei nostri amministratori comunali è stata suddivisa in sei periodi politicamente definiti in:



• Primo periodo borbonico (dopo i fatti del 1799) 1806
• Decennio napoleonico 1806-1815
• Secondo periodo borbonico 1815-1861
• Unità d’Italia 1861-1922
• Ventennio fascista 1922- 1943
• Repubblica 1946-1980

Il periodo Repubblicano è stato suddiviso in:
• Ventennio civico-democristiano (1945-1964)
• Periodo socialista (1964 ad oggi)

Dal 1809 al 1964, i sindaci di Albidona appartengono alla classe nobile, agiata (Chidichimo, Dramisino, Scillone, Rago, Ferraro, Oriolo).
Sono sempre le stesse famiglie, che di generazione in generazione, si sono succedute al comune; i Chidichimo, che ebbero ben sei sindaci (dal 1860 al 1950) sono stati tra quelli che più hanno “regnato”. casta dei sindaci possidenti, non finisce dopo l’Unità d’Italia, e nemmeno con l’avvento della Repubblica, ma nel 1964 (inizio dell’era socialista).




DECENNIO NAPOLEONICO
(1805-1815)

1809 Salvatore DRAMISINO (1782-1830), di Antonio e Antonia Napoli, civile; marito di
Felicia Tucci di Alfonso. Prima di essere sindaco di Albidona, risulta scribente
comunale. Padre del notaio Don Pasquale Dramisino (1810-1856), processato,
condannato e morto nei bagni di procida, per i fatti del '48 albidonese.
Nel 1809, quando Salvatore Dramisino è scribente comunale, al Comune firmano anche
Pasquale Liguori (sindaco nel 1826-28), 31 anni massaro colono, e Francesco Scillone,
di anni 56 parroco, e Don Liborio Cordasco, sindaco nel 1812.

1810 Giuseppe FERRARO, di Pasquale, civile, e Caterina Mango. Marito della signora
Mariagiuseppa Lacchi, e dopo la morte di costei, con la signora Caterina Rago (di
Salvatore e Maria Bruno), sorella dell'arciprete Don Francesco Rago, e anche lei madre
di un sacerdote, Don Francesco Ferraro.
Il sindaco Giuseppe Ferraro, anch'egli civile come suo padre, è l'antenato dei medici Ferraro.

1811 Giuseppe COSTANZO, proprietario, marito di Caterina Buccoli, con abitazione presso
vico San Michele, padre del sacerdote Don Vincenzo Costanzo (1795-1826) e di
Domenico Costanzo, sindaco nel 1843-1850. Questi Costanzo sono i "Vunno" di oggi,
ormai scomparsi.
1812 Liborio Cordasco, figlio di Pietro e della signora Anna Maria Mezzocapo; celibe, civile,
di professione "leggista" (e dr.in legge); muore a 63 anni nel 1832. I Cordasco,
scomparsi prima del '900, erano imparentati con gli Scillone.

1813-14 Giuseppe SCILLONE, marito di Lucia Cordasco. Essendo nato prima del 1800, non si
conoscono le generalità dei genitori di questo sindaco, ma si conoscono i suoi figli:
Domenico, civile e possidente, marito di Perna Rago (a gnùra Perna), Prospero, Pietro,
Mariantonia (sposata con un F.co Paolo Prinsi), Anna (sposata con uno dei Terranova),
Maria Teresa. Questo ramo degli Scillone, nei fatti del '48 albidonese è con la fazione
dei Chidichimo (borbonici); mentre gli altri Scillone (i discendenti di Don Michele,
marito di Anna Manfredi) sono schierati con i Dramisino (antiborbonici e
antichidichimiani).


SECONDO PERIODO BORBONICO
(1815-1861)

1817-21 Giuseppe FERRARO. È lo stesso del 1810, il quale ritornerà sindaco anche nel triennio
1823-1826.

1821-22 Domenico SCILLONE, di Michele e Anna Maria Manfredi, fratello del sacerdote Don
Francesco Scillone (1757-1826) e dell'altro ramo di questa famiglia (gli Scillone
antiborbonici). Insieme al fratello sacerdote, parroco di Albidona, è citato da Umberto
Caldora (Calabria napoleonica, 1806-1815; Napoli, 1959, pagg. 172-185). In questo
periodo al Comune firma anche Michele Rago, sindaco e ufficiale di stato civile
(V.A.M. 1821).

1823-26 Giuseppe FERRARO.

1826-28 Pasquale LIGUORI (1778-1844), di Giuseppe e Vittoria Golia, sposato a Mariantonia
Fortunato. Prima di essere sindaco (dal 5-2-1826 al 1828), figura al Comune già dal
1809. È colono, massaro, ma poi i Liguori diventano benestanti, civile e hanno anche il
"Don": Don Luigi Liguori, Don Vincenzo Liguori, ecc. Questa famiglia incomincia a
decadere dopo il 1860.

1828-32 Domenico SCILLONE. È lo stesso sindaco del 1821.

1832-34 Francesco RAGO (1795-1842), figlio di Don Carlo Rago e Donna Anna Rosa Basile,
marito di Donna Chiara Falabella da Amendolara e padre del sacerdote Don Carlo
Rago (1823-1883) e imparentato con i Liguori perchè sua figlia Mariagiuseppa è
moglie di Don Vincenzo Liguori, figlio dell'ex sindaco Pasquale Liguori.
1834-36 ?

1836-38 Giacomo LACCHI (1796-1842); di Vincenzo Pasquale Lacchi, sartore, da Napoli
(Strada Portamedina), figlio di Antonio e Mariagiuseppa Ferraro, civile, sposatosi nel
1817, a 21 anni, con Mariantonia (o Antonia) Ferraro, di Pasquale ed Eleonora Rago,
signora, (certamente parente dei Ferraro, i sindaci che abbiamo già incontrato, e dei
Rago, anch'essi signori e benestanti). Giacomo Lacchi, (portato ad Albidona,
sicuramente dai Chidichimo), risulta secondo eletto nel 1834-36, e sindaco nel 1836-
38. I Lacchi scompaiono da Albidona prima del '900. Mariagiuseppa Lacchi, figlia di Giacomo
il sindaco, sposata ad un Ferraro, muore a 60 anni nel 1885, lasciando una figlia, Antonia,
moglie di Gennaro Roseti (guardiano dei Chidichimo).

1838-43 Giuseppe RAGO; è sindaco dal 17 febbraio del 1838; si tratta certamente del medico
Don Giuseppe Rago (1809-1887), figlion di Gaetano e Vittoria Oriolo e marito di
Mariantonia Cùfari, di Altomonte, ma parente degli Scillone di Albidona perché è
figlia di Francesco Paolo Cùfari, civile, e di Lucrezia Scillone.

1843-50 Domenico COSTANZO (1810-1873), figlio di Giuseppe Costanzo, sindaco nel 1811,
e di Caterina Buccoli, sposato ad Atonia Rago (di Michele e Porzia Cordasco). Questo
sindaco dovette affrontare il periodo più difficile della vita amministrativa comunale,
in quanto visse di persona i terribili fatti del '48 albidonese.

1850-59 Leonardo ORIOLO, "Giommàrio", di Michele e Laura Lizzano, sposato con Domenica
Gatto. Costui, tranne che nel 1852, in cui fu sindaco Antonio Rizzo, fu primo cittadino
di Albidona fino al 1859. E' della stessa famiglia di Don Gerolamo Oriolo, il medico,
sindaco nel 1815. Il primo chiuse il periodo napoleonico (1806-1815), il secondo, il
lungo periodo borbonico (1815-1860).

1859-61 Antonio RIZZO (1819-1861), di Nicola e Serafina Palermo, marito di Maria Teresa
(Teresina) Scillone (per questo soprannominato "Teresìne"), figlia di Don Antonio
Scillone e sorella di Don Battista, entrambi condannati per i fatti del '48. Era calzolaio,
e poi risulta anche proprietario. Si ricorda la sua firma quasi a stampatello. Antonio
Rizzo era stato già sindaco nel 1852. Insieme a lui, nei registri dello stato civile
firmano anche Salvatore Dramisino, Nicolantonio Terranova, cancelliere, e Pasquale
Rago, civile.


UNITÁ D'ITALIA (1861-1922)

1861-65 Salvatore DRAMISINO (1830-1903), di Pasquale (il notaio, 1810-1856, morto a
Procida, per i fatti del '48) e di Rachele Prinsi, marito di Anna Maria Ferraro; nipote
dell'altro Salvatore Dramisino, 1782-1830, sindaco nel 1809.

1865 Nicolantonio CHIDICHIMO (1812-1882), di Francescantonio e di Maria Penna,
marito di Mariagiuseppa Rovitti; legale.

1866 Segue ancora Nicolantonio Chidichimo, assessore funzionante da sindaco.

1870 Pasquale FERRARI (Pasquale Pietro Carmelo Ferraro), nato nel 1822, e sposato con
Lucrezia Rago, figlio di Giuseppe Ferraro, sindaco nel 1810; 1817-21; 1823-26; padre
del medico Giuseppe Ferrari.

1871 Manca il titolare; si alternano Luigi CHIDICHIMO (1835-1904) di Nicolantonio (il
sindaco del 1865-66) e di Mariagiuseppa Rovitti, marito di Teresa De Callis;
avvocato, e poi consigliere provinciale e deputato al parlamento nazionale.
Gaetano RAGO, figlio del medico Don Giuseppe Rago e di Mariantonia Cùfari; marito
di Mariangela Oriolo (figlia del medico Don Gerolamo Oriolo, sindaco nel 1815).
Francesco GATTO (1833-1905), di Matteo (processato per i fatti del '48) e Antonia
Lauraddeo; marito di Maria Tucci. Costui sarà sindaco per ben 18 anni (come è scritto
scritto anche sulla lapide ancora affissa nella sua casa, in Piazza) ed è soprannominato
"Nciccarièlle", ma è della famiglia dei "Marmotta".

1871-73 G. Battista MARINI (delegato straordinario come sindaco). Gaetano Rago è assessore
funzionante da sindaco.

1872 Francesco GATTO, quello del 1871; però non è titolare, ma delegato.

1874-77 Luigi CHIDICHIMO; è lo stesso del 1871, coadiuvato da Leonardo Oriolo (sindaco
nel 1850-59), assessore funzionante da sindaco dal 1-4 al 24 dello stesso mese del
1874.

1877 Francesco GATTO, assessore funzionante da sindaco.

1878-83 Luigi CHIDICHIMO e Francesco GATTO, funzionanti da sindaco dal 22-2-78, al 13-
4-78. Gatto dal 31-01-1880 al 18-03-1880 e Chidichimo dal 18-03-1880.

1883-85 Leonardo ORIOLO dal 01-01-1883 al 26-11-1883; e Pasquale CHIDICHIMO dal 27
novembre al 31 dicembre.

1885-1905 Francesco GATTO; prima assessore funzionante da sindaco, poi sindaco. Nel 1903
alcuni atti del comune sono firmati dal sacerdote Don Vincenzo Gatto (1858-1920), di
Michele e Isabella Arvia, e nel 1905 da Pietro Chidichimo, (figlio di Nicolantonio e
fratello di Don Luigi e di Don Pasquale, già sindaci ?), da Francesco Barletta e da
Francesco Oriolo (Mròsio). Dal 10-09-1905, Francesco COSPITO è segretario
funzionante da sindaco, incarico che con diverse interruzioni tiene fino al 1909.

1905-10 Angiolo CHIDICHIMO (1865-1929), figlio di Don Luigi, il deputato, e di Teresa De
Callis, celibe. Nel 1908 risulta assessore funzionante da sindaco Antonio Scillone
(vedi processo G. Oriolo 1908), e dal 5 dicembre 1910 Luigi Prinsi è prosindaco.

1911-12 Pietrantonio FERRARI, di Pasquale\ (sindaco nel 1870) e di Lucrezia Rago; celibe.
Suo nonno, Giuseppe Ferrari fu sindaco nel 1810; 1817-21; 1823-26. Trasferito con i
suoi nipoti medici (Pasquale e Francesco) a Trebisacce, vi muore verso il 1920.
Pietrantonio Ferrari è sindaco di Albidona dal 30-12-1910 al 18-02-1911. Nel 1912 si
alterna con il segretario comunale Francesco Cospito, funzionante da sindaco, e con
Luigi Martino, pure funzionante da sindaco.

1914-19 Francescantonio SCARAVAGLIONE, proveniente da San Lorenzo
Bellizzi, muratore, commerciante, e sposato con Mariangela Fazio. È
sindaco di Albidona dal 25-07-1914 (però assessore funzionante da
sindaco), alternato con Angiolo Chidichimo.

1919-22 Si alternano come assessori funzionanti da sindaco: Francesco ORIOLO; Leonardo
TUCCI di Marcantonio (1871-1954), conciliatore comunale; Vincenzo MELE (1882-
1972), sacerdote; Pietro RIZZO (1871-1952), di Michele e Domenica Lauria.
Segretario comunale è Ginnari, funzionante pure da sindaco.

IL VENTENNIO FASCISTA
(1922-1943)

1922-26 Luigi CHIDICHIMO (1898-1947), figlio dell'ingegnere Don Rinaldo Chidichimo
(1847-1924) e di Isabella Rago; avvocato e notaio; grosso esponente del Fascio; nipote
(perché figlio del fratello) del deputato. Don Luigi Chidichimo inizia a fare il sindaco
di Albidona fin dal gennaio del 1922. Dal 1924 al 1925 funzionano da sindaco anche
Pietro Rizzo e lo stesso segretario Pietro Ginnasi.

1926-28 Luigi CHIARELLI, podestà di Albidona e Trebisacce, ma per Albidona si delega
Angiolo Chidichimo; vi figura anche L. Tuccci, Ginnari (1929), e Leonardo Gatto (se
è "Predicatore", è il Leonardo Gatto 1881-1960).
1928-30 Luigi CHIDICHIMO, commissario prefettizio, in seguito al decesso di Angiolo
Chidichimo (morto nel 1929), suo cugino. In questo periodo risulta delegato anche
Luigi Prinsi.

1930-31 Giuseppe MELE (1892-1977), di Francescantonio e Rachele Rago, marito di Maria
Prinsi. È commissario prefettizio dall'08-07-1930.

1931-33 Angelo MANFREDI, da Carpanzano (CS), soprannominato "Barbetta". È commissario
prefettizio dal 09-05-1931 al 28-01-1933. Nel gennaio del 1932 dovette affrontare la
famosa sommossa popolare provocata dall'aumento delle tasse e finita con una decina
di arresti.

1933-34 Carlo SURIANO, insediato dal 10-02-1933.

1934 Salvatore DRAMISINO (nato nel 1905), figlio del medico Angelo e di Giuseppina
Gentile da Villapiana, sposato ad Assunta Troiano. Il primo sindaco di Albidona
(1809), Salvatore Dramisino (1789-1830) è il suo trisavolo; l'altro sindaco Salvatore
Dramisino (1830-1903) è suo nonno. Da questa data, Don Salvatore Dramisino, in
funzione di commissario prefettizio, podestà e sindaco, dirigerà il Comune per circa 20
anni, superando così, Francesco Gatto "Nciccarielle", sindaco per circa 18 anni. Nel
1934, Dramisino è commissario temporaneo, dall'1-09-1934 all'1-12 dello stesso
anno.

1934-35 Pietro LUCI, dall'1 novembre 1934. Non è di Albidona.

1935-37 Salvatore DRAMISINO, commissario prefettizio dal 7-02-1935, e podestà poi.







1937-38 Giuseppe RIZZO (1874-1950), di Nicola e Maddalena Pinelli, marito di
Lucia Gentile. Soprannominato "u guarda-boschi". È commissario
prefettizio dal 6-11-1937. Stesso anno, commissari anche Pugliese e
Chiappetta; (Pugliese anche nel 1941).


1938-45 Salvatore DRAMISINO, commissario prefettizio fino al 1942; dal 1942 al 1944,
podestà (5-02-1944). Nuovamente commissario, dal 16-06-1945. Finisce il periodo
fascista e inizia quello repubblicano.





REPUBBLICA - IL PERIODO DEMOCRISTIANO



1945-47 Luigi CHIDICHIMO (1916-1972), di Francesco, il ginecologo, e di Evelina Aloe,
sposato con Mimì Martinelli (marchigiana). È il sesto e l'ultimo sindaco dei
Chidichimo (dopo Nicolantonio - 1865 -, Luigi il deputato e suo nonno, Pasquale,
Angiolo, Luigi il notaio), ma è il primo sindaco della Repubblica. Succede a Salvatore
Dramisino il 2 agosto del 1945, annuncia le dimissioni (dopo essersi insediato al
Comune il 28 settembre del 1945) il 7 maggio del 1947; il prefetto prende atto delle
dimissioni in data 25 giugno dello stesso anno, ma il Consiglio Comunale le rigetta. Il
6 luglio di quell'anno (v. Del. com. 47) viene eletto assessore delegato l'ins. Francesco
Ferraro. Durante l'amministrazione di Luigi Chidichimo si svolge lo storico
referendum Monarchia-Repubblica: la Monarchia ebbe il suo grande successo con 889
voti; invece la Repubblica ne ebbe solo 75. È un'altra sconfitta per la democrazia e per
la neonata Repubblica; si ebbe nelle elezioni politiche del 1848: l'Uomo Qualunque
(UQ) di Guglielmo Giannini, in Albidona ebbe il suo grande e attivissimo paladino
proprio in Luigi Chidichimo: 587 voti all'UQ e 75 all'UDN.

1947-48 Francesco Saverio FERRARO (nato nel 1920), di Leonardo e Giuseppina Prinsi;
insegnante elementare, non è sindaco, ma assessore delegato.




1948-52 Luigi CHIDICHIMO, lo stesso del 1945-47. Come nella sua precedente
amministrazione, non vive in Albidona, ma a Cosenza.




1952-55 Francesco Saverio FERRARO, già assessore delegato nel 1947-48. Un anno prima del
suo mandato gli viene votata la sfiducia dalla stessa maggioranza che l'ha eletto
sindaco (con il patrocinio dell'uscente L. Chidichimo), si dimette, e gli subentra come
successore Salvatore Dramisino , commissario e podestà del ventennio fascista dal
1934 al 1945.


1955-64 Salvatore DRAMISINO. Quando nel 1955 divenne sindaco, al posto di F. Ferraro, era
uno dei tre consiglieri di minoranza. Nelle elezioni comunali del 1956 (27-28 maggio)
e il n° 2 della lista "Fiamma" (il n° 1 è ancora Luigi Chidichimo), in contrapposizione
con la lista di Ferraro, della "Bilancia". La "Fiamma" vince le elezioni, Dramisino è
sindaco e Ferraro non entra nemmeno nella minoranza. Salvatore Dramisino finisce il
suo mandato nel 1964; con lui finisce anche il cosiddetto ventennio civico-
democristiano.



REPUBBLICA - IL PERIODO SOCIALISTA


1964-69 Antonio MUNDO (nato nel 1938), di Francesco e Divina Mignuoli, sposato ad Angela
Cortese (da Trebisacce). Militante socialista fin dal 1956, laureato in legge, consigliere
provinciale del PSI nel 1967, consigliere regionale e assessore ai LLPP nella prima
legislatura regionale 1970-75; consigliere semplice nella seconda legislatura, 1975-80;
assessore alla sanità e all'urbanistica nella terza legislatura regionale del 1980.



1969-70 Francesco MARTINO (nato nel 1938), di Bruno e Filomena Chidichimo, sposato
all'ostetrica Lina Scandiffio; laureato in lettere e filosofia. Suo nonno Luigi Martino ha
svolto la funzione di sindaco nel periodo 1911-14, quando era sindaco Pietrantonio
Ferrari.



1970-75 Bruno MOTTA (nato nel 1940), di Giuseppe e Francesca Martino, sposato, domiciliato
e impiegato a Cosenza (Prev. Soc.), geometra; cugino, per parte della madre, del
sindaco (1969-70), F. Martino.





1975-80 Pasquale Santo IPPOLITO (nato nel 1938 e morto nel 2008), di Pasquale e Rosa
Urbano, sposato ad Anna Maria Leonetti; commerciante. Nella precedente
amministrazione 1975-80 ha svolto la funzione di vice sindaco con Bruno Motta.




1980 -1983 Rocco Giuseppe FERRI (nato nel 1954 e morto nel 1983), di Michele e
Adelina Claudio; ragioniere.


1983-84 Michele Loprete (Consigliere Anziano) di Costantino Loprete e Lucrezia
Commerciante







1984-85 Vincenzo Aurelio (1956);
1985-92 Vincenzo Aurelio (1956);
di Gioacchino Aurelio e Angela Adduci
Ingegnere





1992-96 Rosario Sangineto (1942 );



1996-97 Vincenzo Aurelio (1959); (Vice Sindaco) Scioglimento Anticipato del Consiglio Comunale







1997- 2001 Vincenzo Leonetti (1948).
2001- 2005 Vincenzo Leonetti (1948)







2005 - 2016 Salvatore Aurelio





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2016 - ad oggi Filomena DI PALMA





FONTE: Giuseppe RIZZO

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